sabato 25 ottobre 2008

IL CIELO SOPRA GRADO


Strane previsioni quelle che anticipano il 25 ottobre 2008: "Bora ma non troppa ed entrerà con forza probabilmente solo a Grado".
Sollevati dalle priorità che la vita si diverte a pararci di fronte (Benvenuta Margot!) alle 6.00am siamo in viaggio e la destinazione è scontata quanto il titolo del post.
Gli occhi restano fissi sulle cime degli alberi più alti per tutto il tragitto (2 ore o poco più) nella speranza le foglie si muovano al ritmo del vento ma le previsioni sono corrette e sino a Grado è calma piatta.
I tralicci dell'alta tensione che costeggiano il ponte prima della città mostrano i segni dell'ultima vera burrasca e alcuni sono ancora riversi nell'acqua, falciati da cotanta potenza.
L'immagine è inquietante ma convince sull'intensità dei fenomeni che abitualmente si abbattono sul luogo.
Il primo vento ad accoglierci pare illusorio, 10 timidi nodi e in cielo pochi kite grandi come elefanti.
Lo spot sembra disegnato per il kitesurf, una spiaggia enorme a cui non siamo abituati posta all'estremità est di Grado e una superficie d'acqua davvero flat che resterà tale per tutto il giorno in quanto caratteristica stessa dello spot.
Due chiacchere sul muretto che delimita la strada con "improbabili" amici più o meno locals, poi si arma.
Il vento latita ancora per poco, aumenta gradatamente spingendoci a provare ma la brezza non è sufficiente a garantire ad alcuni di noi una bolina solida e rassicurante.
Un'oretta a penare e poi Eolo si prende la scena...
Il panorama muta improvvisamente, il numero di kite in volo si fa impressionante e il cielo si tinge di mille colori.
Un'ora di buon freestyle (Qui non si può fare altro) davvero progressivo per alcuni, estremamente soddisfacente per chi freestyler lo è già da un po'.
Il vento insiste ma la marea è calante e lo spot si asciuga letteralmente generando un gran traffico nelle poche zone dove l'acqua ha ancora una profondità navigabile.
Il primo a rientrare sono io, ubriaco di "facciate" e rovinose cadute ma deciso a godermi il panorama, poi Umberto, infine Leo.
Chiudiamo il materiale e ci fermiamo a scattare ancora qualche foto, un cielo così saturo di kite non lo avevamo davvero mai visto.
In prima serata rientriamo in riva al Benaco soddisfatti ma non sazi, del vento non ci si sazia davvero mai.
Luca

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